Non esiste l’uomo della provvidenza

Il prossimo sindaco dovrà dare risposte strategiche a queste domande. Dunque, non potrà essere solo, ma avrà bisogno di una squadra di vaste dimensioni e di grandi competenze“.

Così ieri Francesco Rutelli nell’iniziativa “Prossima Roma”, un’iniziativa che alcuni commentatori hanno definito acutamente la “lupolda” di Rutelli in una formidabile crasi fra la Leopolda di Firenze e il richiamo alla lupa capitolina.

Ritengo che il concetto di squadra calzi a pennello anche per la nostra amata Guidonia Montecelio.
Tutti noi conosciamo la difficile temperie politico – culturale che sta vivendo la nostra città.

Un Sindaco, l’amico Rubeis, agli arresti domiciliari con un’accusa importante e dura, ma che in Città lascia i più, per lo meno perplessi, una Maggioranza legata ad un ricordo, ma in cui non si intravede una strategia e men che meno un leader, sospesa in un limbo dantesco non solo dalle vicende di cronaca, ma da una vocazione irrisolta tra il fare e l’attendere, ma forse in profonda crisi di legittimità.

Un’opposizione che, dal canto suo, si limita alla polemica, alla contrapposizione, alla denuncia, ma non costruisce un progetto politico per la Città appesa fra un Movimento Cinque stelle volenteroso, ma in cerca di leader e sostanzialmente autoreferenziale ed incompiuto ed un Centro sinistra di fatto evaporato, che ha perso le certezze e i riferimenti di un tempo e che racchiude i suoi esponenti nella rincorsa al massimalismo e a “chi la spara più grossa” per raccogliere più consensi all’interno, ma senza la capacità di parlare ai moderati ed alla Città.

Comunque vada è evidente che questo periodo segnerà, nel bene e nel male, uno spartiacque per la nostra comunità civica.

Non so dare le risposte, ma è evidente che si dovrà andare oltre la persona (i vari pur ottimi Lippiello, Rubeis,…) e costruire una squadra. Un’insieme di donne e di uomini di “buona volontà” che proseguano negli aspetti di buon governo e nella concretezza degli ultimi anni, ma uniscano ai fatti ed alle realizzazioni, una visione nuova di Città al di là e al di sopra delle tradizionali ed ideologiche battaglie di cui la politica nostrana si è nutrita negli ultimi quarant’anni.

Come qualcuno scriveva di recente sui muri “basta fatti, vogliamo promesse“, chiedendo non che non si facciano le cose (di cui tanto la nostra Guidonia Montecelio ha bisogno), ma che le si facciano con una visione, con un progetto di Città, che includa tutte o almeno  gran parte delle sue eccellenze.

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Il Sindaco che verrà dovrà avere poteri adeguati e dovrà essere messo in condizioni di lavorare e il Consiglio Comunale dovrà contare davvero, per deliberare, controllare e indirizzare.

Tuttavia una persona da sola al comando non ce la farebbe mai, senza una squadra formidabile accanto.

Vincerà il cinismo, ovvero la drastica sfiducia verso tutto e tutti, o un nuovo civismo?

Senza una città  vibrante di idee e progetti concreti, non c’è speranza di uscire dal generale imbarazzo. E tutti noi dobbiamo dare un contributo, per riuscirvi.

Ad maiora

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