All’indomani dell’iniziativa del 22 settembre

All’indomani dell’iniziativa “Le ragioni del Sì”

Sono felice che il clima sia cambiato, finalmente, anche dopo alcuni confronti civili di questi giorni. Nessuno parla più di attentati alla democrazia e finalmente la discussione sta entrando nel merito.

Il referendum sarà una scelta secca tra chi voterà SI’ perché vuole cambiare il bicameralismo paritario, ridurre il numero dei parlamentari, ridurre i costi della politica, sopprimere il CNEL e cambiare il rapporto Stato-Regioni e chi voterà NO perché vuole lasciare le cose come sono adesso. Sono due posizioni ugualmente legittime ma è giusto fare chiarezza: chi vota NO non costruisce una riforma diversa, si tiene il sistema di oggi. E io penso che l’Italia per competere a livello globale, ma anche per dare risposte più incisive alle crisi di questo tempo, abbia bisogno di essere più semplice e più agile.

Ieri abbiamo provato a spiegarlo nell’iniziativa che si è tenuta all’imperatore Adriano a Villanova.

Ritengo di poter interpretare il pensiero di tutti i presenti nel ringraziare il Prof. Alessandro Sterpa per la dotta, ma nel contempo comprensibile disamina della Riforma. La cosa più bella che possa accadere in queste iniziative è che qualcuno entrato convinto del proprio NO esca dall’iniziativa sostenendo il SI. Ciò è accaduto e questo mi fa dire “missione compiuta”.

L’altro dato decisamente positivo è stata la grande affluenza. E’ certamente vero che molti sono venuti sollecitati dai membri del Comitato, tuttavia il clima era attento e positivo e in molti ci hanno ringraziato autenticamente per l’occasione di analisi e approfondimento che abbiamo fornito alla nostra Città.

Dire Sì significa scommettere sulla speranza e sulla proposta, non sulla rabbia e sulla protesta. Dire Sì è più difficile, ma più bello. Chi vota sì, cambia l’Italia. Chi vota no, lascia le cose come sono. Ce la date una mano? Vi aspettiamo sull’indirizzo mail del comitato guidoniamontecelioperilsi@gmail.com

Brevemente. Si sono concluse anche le paraolimpiadi con meno clamore. Voglio scrivere qui i nomi delle medaglie italiane. I nomi: Alberto, Alex, Alvise, Amine, Andreea, Andrea, Arjola, Assunta, Bebe, Cecilia, Efrem, Elisabetta, Fabio, Federico, Federico, Francesca, Francesco, Francesco, Giada, Giancarlo, Giovanni, Giulia, Loredana, Luca, Martina, Michele, Monica, Oney, Paolo, Roberto, Vincenzo, Vittorio.
Alex Zanardi è un mito e lo sappiamo. Ero in azione cattolica quando gli accadde il terribile incidente e ancora ricordo alcuni dibattiti con gli amici dopo che avevamo suggerito ai ragazzi di leggere il suo libro Ma tutti questi nostri connazionali hanno storie che ci rendono orgogliosi.

Per il resto c’è tempo…

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