In margine alle elezioni siciliane…

Non c’è dubbio che in Sicilia è accaduto qualcosa di nuovo… anzi d’antico. Il ritorno alla buona politica, infatti, ha sancito il successo dell’alleanza UDC- PD, come a dire che il progetto  innovativo dell’alleanza tra moderati e progressisti è risultato vincente. L’idea, poi,  di raccogliere i moderati, a livello nazionale, nel contenitore LISTA PER L’ITALIA  potrà essere sicuramente un valore aggiunto e  potrebbe a breve consentire una svolta politica di grande rilievo.

E’ l’unica linea, del resto, che è in grado di creare una sintesi virtuosa tra il passato e il presente, costruendo un soggetto politico caratterizzato da elementi di assoluta novità.

Società civile, mondo politico e della finanza  si dovranno presentare tutti uniti per costruire un’Italia nuova, modificando radicalmente gli attuali  fondamentali della gestione della cosa pubblica: più attenzione alle esigenze concrete della gente, meno sprechi nell’ amministrazione della cosa pubblica, più lotta all’evasione fiscale, meno facilitazioni per giungere a ricoprire posti di responsabilità e di potere, più equità fiscale, più partecipazione  o, meglio, compartecipazione dei cittadini alle grandi scelte che lo coinvolgono in prima persona, più attenzione ai giovani e al mondo del lavoro, abbandono delle logiche personalistiche nella gestione del potere  per consentire il  trionfo della politica come servizio. L’agenda Monti dovrà, per questo, costituire, all’interno di questo progetto, la base su cui elaborare un percorso virtuoso definitivo e radicale per il bene concreto del Paese.

Ma torniamo al voto in Sicilia. La sconfitta di   IDV e Vendola è un chiaro indizio che  una loro futura alleanza con il PD è in bilico. Ciò agevola la possibilità di un incontro per una futura alleanza tra moderati (riuniti nel grande e variegato contenitore della Lista per l’Italia) e i progressisti. E non è il “compromesso storico” di superata memoria, quanto un’aggregazione per governare l’italia con una sintesi perfetta tra il mondo liberal-democratico e social- democratico, che, come dicono anche questi acronimi, mette in primo piano la scelta della democrazia, quella sancita in modo mirabile nella nostra meravigliosa e sempre attuale Costituzione.

E’ per questa ragione che ritengo tale approdo l’unica soluzione per il nostro Paese.  Del resto, da anni. ormai, lavoro per un’aggregazione di centro , di un  centro che sappia dialogare con le migliori forze della sinistra democratica. In questa direzione sta andando l’UDC… e spero che il percorso sarà agile e serio.

Ad maiora.

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