No porcellum day

Il 31 ottobre ultimo scorso buona politica e gente comune si sono ritrovati insieme per partecipare al No Porcellum day, la giornata della mobilitazione popolare contro l’attuale legge elettorale.

“Oggi, come tante altre volte in passato, serve una spinta dal basso che dia voce ai cittadini che vogliono dare la spallata decisiva per scardinare un sistema che non funziona più.

Non è facile scendere in piazza per costruire. La piazza reale e virtuale è in mano ai guastatori della protesta, a chi propone surreali soluzioni facili per problemi complessi. La ragione sembra in sonno, i media sono tentati di parlare alla pancia della gente, mentre la società è rappresentata da una politica sempre più debole e priva di autorevolezza, chiamata oggi ad adottare le scelte più coraggiose degli ultimi cinquant’anni.

Oggi il buon senso non deve certo limare qualche minima sfumatura, riempiendosi la bocca di mille distinguo, ma deve avere il coraggio di essere estremista. E noi iniziamo dalla legge elettorale.

A parole, nessuno vuole il Porcellum, ma tutti sanno che senza un accordo è facile che si torni a votare con questa legge elettorale.

Una legge infame, che permette ai leader di partito di nominare un Parlamento senza consenso, premiando solo la fedeltà al padrone. Una legge che spezza qualsiasi legame tra cittadino ed eletto, allontanando sempre più la “gente normale”. Esattamente il contrario di ciò che serve disperatamente all’Italia.

Gli italiani non ne possono più di questo sistema elettorale, né di questa politica sempre incartata su se stessa. Non ce lo siamo mai dimenticati noi Riformatori Sardi, protagonisti nel 2012 di un referendum regionale che, contro tutto e tutti, ha portato i sardi alle urne per smantellare le province e ridurre il numero dei consiglieri regionali.

Dai cittadini sardi abbiamo avuto la forza per provare a cambiare un sistema che non ci piace e che sta uccidendo qualsiasi speranza nel futuro.

È per questo che oggi i Riformatori con sindaci e amministratori locali sono a Roma per manifestare la loro adesione al NO PORCELLUM day. Non è stato facile: organizzarci ci ha ricordato quanto sia difficile vivere in un’isola e avere pari diritti di mobilità.

Ma non possiamo stare zitti. Il Porcellum fa schifo e sul maialino elettorale pende la spada di Damocle della Corte Costituzionale che, il 3 dicembre, potrebbe riconsegnarci un Porcellum transgenico, un mostro a due teste, una doppia porcata che oltre al Parlamento di nominati, ci consegnerebbe l’impossibilità di qualsiasi maggioranza omogenea!”

Anche io ho partecipato alla mobilitazione e aderendo alla staffetta dello sciopero della fame promossa da Roberto Giachetti ho digiunato simbolicamente il giorno 21 ottobre.

Ritengo che non tutti, ma molti dei mali di questa stagione politica siano da rinvenirsi nell’ impossibilità per i cittadini di esprimere insieme al proprio voto anche la scelta del proprio rappresentante nelle istituzioni.

Chi mi conosce sa che sono un convinto proporzionalista, ma le due cose vanno e possono andare insieme, come è accaduto in Italia per 40 anni prima di questa pseudo seconda Repubblica.

All’antica legge basta apportare dei correttivi funzionali ed asserviti alla governabilità… ed il gioco è fatto… e mi sembra che in Germania funzioni!

Ad maiora

21 ottobre 2013
21 ottobre 2013
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